L’azienda ascolana continua a far parlare di sé, riconfermandosi la punta di diamante nel settore dei materiali compositi.
È trascorso più di un anno dall’ultimo incontro pubblico dell’azienda ascolana che fa sentire più che mai la sua presenza sul territorio. Da qualche tempo oramai la HP Composites si è conquistata una ragionevole fetta di mercato nel settore dei materiali compositi avanzati, diventando leader a livello mondiale nella produzione di componenti in carbonio per il settore Motorsport e Automotive.
Dal 2014 ad oggi è riuscita a conquistare il podio in un settore considerato ancora di nicchia e a rafforzare il valore del made in Italy nel mondo. Una realtà nata e che, nonostante tutto, continua a crescere in una zona ancora ricca di problematiche e di disagi dovuti alla crisi economica ma anche a quelle che sono state le conseguenze del terremoto di due anni fa.
In uno scenario poco positivo l’unica nota, in questo caso non dolente, è il successo di una Società che in pochi anni ha raggiunto importanti traguardi.
Con un forte cambio di rotta dal 2014 l’azienda ascolana ha capitalizzato le proprie competenze, la professionalità e la voglia di fare permettendole di essere associata oggi, spesso e volentieri, ai grandi nomi del settore automobilistico da competizione come Lamborghini, Dallara, Ligier, e tanti altri.
Un cammino ambizioso che ha visto proprio nel 2014 l’anno della svolta. Nel mese di aprile il management dell’azienda cambia e questo comporta una crescita sotto tutti i punti di vista e allo stesso tempo iniziano a crearsi le basi di quella che di lì a pochi anni sarebbe stata definita “la seconda primavera” del distretto dei compositi.
Se il mondo delle corse non aspetta, non aspetta neanche HP che nel corso di questi anni non ha mai decelerato. Nel 2017 si parlava dell’attivazione di un terzo impianto produttivo di 4500 mq e le parole si sono trasformate in fatti. I lavori di costruzione sono partiti ad agosto 2017 con il supporto dell’imprenditore Cav. Maurizio Borgioni e si sono conclusi nel corso della scorsa primavera quando l’impianto è stato messo in funzione. Ad oggi i Mq ricoperti dall’azienda sono circa 14,000 e sono in corso trattative avanzate e piuttosto concrete per l’ulteriore acquisizione di ulteriori 10.000 mq suddivisi in tre stabilimenti adiacenti.
Lo sviluppo della zona ha una valenza fondamentale e per questo motivo HP per il lavoro quotidiano ha deciso di avvalersi della collaborazione di terze imprese che hanno sede nelle Marche e nella provincia di Ascoli Piceno. Lavorare con gli imprenditori locali significa offrire loro una possibilità di crescita incentivando allo stesso tempo l’economia locale. Un giro d’affari che ad oggi ha raggiunto i 4€M distanziandosi quasi del doppio rispetto al risultato raggiunto lo scorso anno.
Il percorso, tutto in salita dell’HP, riguarda anche il fatturato che continua ad avere un trend positivo. Dal 2014 ad oggi la crescita è stata notevole. Il 2017 si è concluso superando i 27 milioni di euro, con un +15% rispetto all’anno precedente e nel primo semestre del 2018 i numeri confortano circa la conferma del tasso di crescita annuale.
Ma i dati di fatturato vanno di pari passo con quelli della produzione. I ritmi sono cresciuti e sono aumentanti anche le componenti prodotte da HP: dall’inizio del 2018 la produzione settimanale ha superato i 2800 pezzi, mentre per quanto riguarda solo il numero dei telai prodotti ad oggi siamo a quota 1153. Quest’ultimo dato potrebbe sembrare riduttivo ma la HP è un’azienda manifatturiera, ciò significa che ogni singolo componente è prodotto “a mano”. Il successo raggiunto in questi anni è dovuto oltre che ad una gestione sapiente delle risorse, sia in termini economici che umani, ma soprattutto al lavoro minuzioso e di grande professionalità degli operatori.
Traguardi raggiunti per l’appunto attraverso le competenze e la dedizione del suo personale su cui l’HP punta il tutto e per tutto.
Nonostante le nuove e più stringenti regole sui rapporti di impiego, temporanei e stabili, introdotte con il Decreto Dignità, che in qualche modo frenano il mercato del lavoro, la HP fa spallucce e stabilizza a tempo indeterminato solo nel 2018 n.107 risorse con ulteriori assunzioni probabili entro la fine dell’anno.
A livello nazionale dal 2017 la forza lavoro è aumentata di circa 160 mila unità, pari al + 0,6% rispetto al 2016 e nel secondo trimestre del 2018 la crescita dell’occupazione complessiva continua +387 mila unità pari all’1,7%.
Se si sposta lo sguardo alla Regione Marche, e nello specifico nella provincia di Ascoli Piceno, nel corso degli anni il numero degli occupati è aumentato. Da sempre l’azienda si è prodigata per dare uno scossone al problema della disoccupazione nel territorio piceno. I numeri di HP parlano chiaro: dal 2014 ad oggi sono state assunte circa n.270 persone provenienti da precedenti contratti di somministrazione o da tirocini formativi.
La conclusione è che in HP oggi si è superata la quota di 500 dipendenti totali (stabili e somministrati) e non si esclude che il numero possa crescere ancora. Un dato che si fa sentire anche sui dati regionali riguardanti la forza lavoro, infatti secondo le stime nel secondo trimestre del 2018 si è registrato un incremento del numero degli occupati (+ 6,8% pari circa a 41.200 unità) a cui è seguito di conseguenza una diminuzione del tasso di disoccupazione passato dall’11,1% del secondo trimestre 2017 al 7,7%.
Non a caso forse i dati di HP hanno probabilmente contribuito alla meritata ascesa di Ascoli Piceno nella classifica del Sole 24ore (novembre 2017) quale prima per innovazione e occupazione, o almeno ci piace pensarlo.
Ad HP però non interessa solo dare un lavoro ai giovani della regione ma punta anche alla formazione delle professionalità e alla crescita delle risorse interne. L’attenzione riversata nel settore Education è dettata dalla volontà di arginare se non eliminare la così detta “fuga di cervelli” da un territorio che ad oggi offre poche opportunità.
La scuola di formazione, Ecodime Italia e TCA (The Composite Academy), sempre parte del Gruppo francese Everspeed di cui HP fa parte, ha creato un’offerta formativa specializzata sia in campo Automotive che Performance.
La preparazione dei corsi è affidata a docenti esperti nel settore che studiano, a seconda delle esigenze del cliente, l’offerta formativa più adatta per rispondere al meglio a tutte le richieste. Il plus consiste nel non avere dei moduli standard ma ogni corso possiede delle peculiarità e delle specifiche uniche. Questo ha permesso di erogare formazione specifica per grandi aziende operanti nel settore Motorsport, dalla Formula Uno all’Endurance mondiale (WEC), automotive ed Aerospace.
Ma non solo, i corsi di formazione di TCA sono propedeutici all’inserimento in azienda; sono diversi i dipendenti che sono entrati a far parte dello staff di HP partendo proprio da uno di questi corsi. Occorre un periodo di formazione didattica e successivamente pratica per capire davvero cosa sono i materiali compositi e le conseguenti tecniche di lavorazione. Dal 2014 ad oggi TCA ha attivato n.21 piani di coaching formando ad oggi 317 persone; solo nel 2018 sono stati n.7 i corsi che hanno coinvolto circa 107 persone. Gran parte di queste risorse lavora tutt’oggi in HP (204 risorse dal 2014 ad oggi con contratti diretti o di somministrazione.)
Un’azienda da sempre attenta alle esigenze dei propri dipendenti e tra i nuovi progetti che riguardano il Welfare aziendale ci sarà un’area dedicata alle famiglie e nello specifico ai bambini delle scuole primarie. Sarà attivato nei prossimi mesi, in una nuova area,un doposcuola giornaliero: “Il rapporto con i collaboratori è l’aspetto primario per la buona conduzione e lo sviluppo delle attività”, afferma il DG Abramo Levato, “Per questo abbiamo pensato ad un servizio che possa dare serenità e aiuto ai nostri lavoratori, soprattutto nella gestione quotidiana dei figli”.
HP crede fortemente nella nuova generazione e nel valore della formazione e per questo motivo si è fatta promotrice di due importanti progetti: un Corso Post Diploma per la formazione di Tecnici con conoscenze e competenze altamente specialistiche nella filiera dei materiali innovativi, in particolare materiali compositi, e dell' INDUSTRY 4.0 che si svolgerà presso l’IIS “Fermi – Sacconi- Ceci” di Ascoli Piceno e un Corso di Perfezionamento, destinato agli studenti in possesso di laurea triennale in ambito scientifico, sull’Ingegneria dei Materiali Compositi organizzato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e il Polo dei Materiali Compositi che si svolgerà presso la sede di San Bendetto del Tronto della Facoltà di Economia G.Fuà dell’UNIVPM.
Il campo di azione di HP alle volte fa una deviazione e si spinge nel campo della cura e del benessere abbinati pur sempre all’innovazione. L’azienda infatti ha preso parte al progetto T.R.E.E co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Quest’ultimo ha come obiettivo quello di creare un modello di servizio socio- sanitario da applicare nel campo della riabilitazione, del monitoraggio e dell’assistenza che possa rispondere al meglio ai mutamenti delle esigenze assistenziali rilevabili sia da parte dei pazienti che da parte del Sistema Sanitario Nazionale attraverso l’impiego di tecnologie innovative.
L’idea è quella di creare dei percorsi riabilitativi personalizzati, che attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, potranno portare al coinvolgimento e alla responsabilizzazione di tutte le persone affette da disabilità croniche motorie e/o cognitive che necessitano di cure specifiche e assistenza qualificata. Con l’utilizzo delle nuove tecnologie si potranno quindi acquisire i parametri fisiologici del paziente e i risultati delle performance ottenute durante l’esercizio, monitorando costantemente i miglioramenti che avvengono durante il percorso. Per fare questo saranno utilizzati, nel corso delle sedute, sistemi touch, smart wall e smart floor. HP Composites prenderà parte al progetto fornendo, per i pazienti con gravi disabilità, una carrozzina in fibra di Carbonio che permetterà di fruire dei sistemi di riabilitazione domestica.
Per HP la ricerca e la sperimentazione sono fondamentali e lo scorso anno si era già parlato della nascita di una Start up innovativa dedicata alla ricerca di nuove tecnologie sui materiali compositi avanzati, Carbon Mind diretta dall’Ing. Alessia Nardinocchi, nata per rispondere alle richieste del mercato dei materiali compositi avanzati tramite innovazione, industrializzazione e nuove tecnologie. L’anima di Carbon Mind si alimenta dei bisogni di chi vuole produrre qualcosa di nuovo in carbonio e di chi lo vuole produrre meglio. Partendo dalle necessità di chi opera nel settore dei materiali compositi, o che, non operando ancora su tale mercato, ne vuole valutare la fattibilità, la Start- up propone metodologie di produzione replicabili, progetta linee di produzione dedicate, il tutto basato sulla continua ricerca, sui know-how consolidato e sui risultati tecnici ottenuti nel proprio laboratorio interno.
Carbon Mind ha iniziato a muovere dei piccoli passi in autonomia, attraverso l’acquisizione di importanti clienti e allargando i settori di operatività, oltre che nel settore Automotive CM sta operando anche nell’industria metalmeccanica, I-tech e design. Una realtà del tutto nuova nel territorio, che possiede un grande capacità di crescita, in una zona che ha fortemente bisogno di un rilancio. Una start up che ha tutte le carte in regola per diventare in futuro un vero e proprio centro di ricerca sui materiali compositi e sullo sviluppo delle tecnologie industriali ad esso connesse.
HP guarda oltre le mura dell’azienda: lo sviluppo del territorio è uno dei punti fondamentali per una realtà così legata alla sua terra per quanto paradossalmente a capitale francese. Nel 2017 era solo un progetto, di cui HP si era fatta promotrice, la formazione di un Polo dei Materiali Compositi. 13 realtà, che hanno sede tra l’Abruzzo e le Marche, si sono unite e hanno dato vita a questa rete. Le realtà convolte operano in settori differenti (meccanico, ingegneristico, formazione e dei materiali compositi) e viaggiano insieme verso un obiettivo comune.
L’intento della rete è quello di fondere la componente finanziaria con quella della crescita industriale. Attraverso questa struttura sarà possibile attivare un processo per lo sviluppo economico, commerciale, tecnologico e organizzativo di tutte le imprese coinvolte oltre a rendere più semplice l’accesso a bandi, incentivi economici e agevolazioni in materia di finanziamenti.
Il Polo ad oggi conta un fatturato complessivo di oltre 106 M€ e coinvolge 695 addetti. Una parte importante sarà svolta dalla divisione Ricerca e Sviluppo, che da sempre è in prima linea per lo sviluppo di nuovi concept e tecniche innovative, che coinvolge complessivamente l’8% del personale.